maratona di atene

Ravenna chiama Atene risponde. Moretta Giovanni, Rosato Biagio Fecondo Pasquale,  tagliano il traguardo della mitica  Maratona di Atene, “L’Autentica”:  Podistica Marcianise c’è.

Domenica 13 novembre, 120 anni dopo la prima Olimpiade Moderna, ha avuto luogo la 34esima edizione della Maratona di Atene. Circa 50000 podisti, tra cui 18000 maratoneti, professionisti e amatori provenienti da tutto il mondo si sono ritrovati per ripercorrere il leggendario percorso tracciato inconsapevolmente nel 490 A.C. da Filippide, nella sua corsa da Maratona verso Atene, per annunciare la vittoria degli Ateniesi sui Persiani. E non sapeva nemmeno che questa impresa avrebbe, secoli dopo, determinato anche il futuro del podismo moderno. All’alba, a bordo di uno dei centinaia di bus che accompagnavano i partecipanti da Atene a Maratona, erano presenti 3 atleti dell’ASD Podistica Marcianise – Pasquale Fecondo, Biagio Rosato e Giovanni Moretta, Biagio Rosato, che solo allora si sono resi conto a ciò che andavano incontro. Infatti, il percorso è universalmente considerato da atleti, allenatori e amanti delle statistiche sportive, tra cui Orlando Pizzolato, come il più difficile tra tutte le maratone competitive, anche più di quella di New York, in quanto, a differenza di questa, è caratterizzato da un’unica lunga salita seguita da una lunga discesa, con una pendenza inferiore. Mentre il punto di partenza, Maratona, si trova a 25 metri sul livello del mare, quello di arrivo allo stadio Panathinaicon si trova a 53 metri. Dopo i primi km pianeggianti già dal 10 km si alternano discese e salite con pendenze leggere, poi, dopo aver superato Rafina, seguono 21 km di salita pressoché costante e consistente fino al km 32, quindi è tutta discesa fino alla fine. Ma rilassarsi è praticamente impossibile; nonostante la discesa, si fa sentire la fatica della salita appena lasciata alle spalle oltre a quella dei chilometri già macinati. Come tutte le maratone è una battaglia contro le proprie debolezze fisiche e mentali. Una folla festante, bambini che chiedevano il cinque e porgevano ramoscelli di ulivo, bande militari, dj, majorette, hanno incitato al grido di “bravò” i partecipanti lungo tutto il tragitto. Una macchina organizzativa perfetta, ristori per gli atleti ogni 2,5 km (dovrebbe essere da esempio per tutte le maratone), con acqua, barrette varie, bevende a base di sali minerali, banane e perfino coca cola, con i volontari che raccoglievano all’istante bottigline e bicchieri lasciati cadere dagli atleti dopo aver bevuto. Alla fine Moretta Giovanni, Biagio Rosato e Pasquale Fecondo sono stati ben ricompensati, con un arrivo trionfale nel mitico stadio Panathinaikon Stadium di Atene, il famoso stadio di marmo bianco costruito in occasione delle prime Olimpiadi moderne del 1896, dove i runners hanno corso e gli ultimi 170 metri fino a raggiungere la Finish Line.

Qui, come tutti sanno, Stefano Baldini, vinse l’oro olimpico e contemporaneamente segnò il tempo record della maratona di Atene, 2:10:55. I nostri, nonostante non abbiano confermato le loro migliori prestazioni ottenute su altre maratone meno impegnative, hanno fatto fermare il cronometro a:

Moretta Giovanni: 3h03’02”, 152°assoluto e 5° tra i 516 italiani partecipanti;

Rosato Biagio: 3h32’34”, 1095°;

Fecondo Pasquale: 3h47’35”, 2198°.